“L’importante è lavorare”: quante volte l’abbiamo sentita pronunciare questa frase magica dai delegati confederali per giustificare i loro accordi che, nel tempo, hanno eroso diritti e salario dei lavoratori telefonici pur di soddisfare le continue esigenze aziendali di “efficientamento” o di “ottimizzazione”. E’ proprio grazie a questa filosofia basata sulla cultura del “meno peggio” che, nel corso degli anni, ci sono calati sulla testa ammortizzatori sociali, rinnovi contrattuali devastanti, trasferimenti, riconversioni, turni disagiati e spesso inutili.
Scarica comunicato:2014.08.29 Snater Friuli_Comunicato_Il menopeggio